All’improvviso e arbitrariamente, a qualsiasi giorno, a qualsiasi ora, il corpo è avvolto da un’onda muscolo-scheletrica, i tendini si sollevano nello sforzo di sfoggiare fuori dal loro habitat, tutti già immersi in un mare freddo con stanchezza e dolore, visibili solo a chiunque. non aspetta risposta davanti ad altri occhi sepolti tra un battito di ciglia capace di rompere le fragili orbite di guscio d’uovo che li ricoprono, riservato a chi ha contemplato l’effetto insopportabile del minimo contatto degli indumenti sulla pelle..
A volte sogno che tutto è un sogno, che mi sveglierò, e senza aspettare che il mio corpo si svegli durante questa lunga ora in posizione sdraiata, salterò, camminerò sul tappeto con il primo piede che posso , e lo farò. Non mi porto dietro le ciabatte, quelle piene di sabbia, cemento, acqua e ghiaia che mi metto necessariamente ogni mattina. Ma questa è la realtà, sullo sfondo del cielo cinereo che mostra quasi la stessa cosa, la colazione si perde ancora una volta tra un mare colorato di pillole e una certa inquietudine, anche se a quest’ora rimango ancora imprendibile, a causa del L’illusione di vedere il gradiente delle nuvole in bianco, e poi, con un po’ di fortuna, il sole
In questi quasi trent’anni di corpo di pioggia, mi è sembrato di sperimentare alcune simulazioni, ho avuto comunicazioni con portunisti – in territorio sconosciuto proliferano centinaia di miracoli curativi – tra cui la fibromialgia, che con un paracetamolo al mese annaffiano e guariscono molti menti, anche quelle che “sono state guarite” da ciò che anche i più non credenti considerano cronico.
La verità è che il 2,4{f3a6a30fe8ec83c88e3a096004ddf2d5481b76e701b36185325949387956c891} della popolazione spagnola potrebbe soffrire di FM (la maggioranza delle donne, tra i 30 ei 50 anni). E a questo si aggiungono stanchezza, contratture e rigidità mattutine, emicrania, instabilità, disfunzioni varie, perdita di concentrazione e di memoria, disturbi del sonno, ansia, depressione, problemi gastrointestinali, malattie reumatiche secondarie o intolleranza a determinati odori o tipi di luce (tra cui (quasi un centinaio di sintomi), si aggiunge un loop infinito, che va dall’ansia al dolore, che innesca la depressione e il ciclo ritorna. La FM non uccide da sola, ma lo fa un po’ ogni giorno, quando resta lontano quell’ultimo giorno che non possiamo ricordare senza dolore. Sebbene non esista un test per diagnosticare la FM, il processo è per definizione lungo e comporta un lungo pellegrinaggio verso diversi specialisti, ciascuno con la propria “fede”. Le associazioni chiedono un trattamento multidisciplinare, che viene ignorato e difficile quando vediamo un gruppo diviso che ancora utilizza la “mialgia”, il “dolore aspecifico” o esprime sospetto, senza riserve, nei confronti della FM, riconosciuta come malattia dal 1992 dalla CHI. .
A venti, trenta o quaranta anni ci adattiamo anche al dolore, lo assorbiamo fino alle sue dimensioni, poi non è più così sopportabile, diventa irritante e in questa metamorfosi la gioia perde la battaglia. Ora che alcune personalità si sono dichiarate affette da FM, il lato positivo è che l’hanno reso visibile, anche se qui soffrono di problemi meno curati.
Probabilmente conosci qualcuno che ne soffre, quindi se ti dicono che tutto fa male è vero: tutto. Credere, perché ciò che è quasi più miserabile è questo ambiente di incredulità che a volte viene percepito, o insidioso: “è una questione di nervi”. Rispondere con comprensione a una malattia che richiede visibilità ed empatia.
E a tutti voi che ne soffrite non dategli nemmeno un secondo di tregua, prende il sopravvento, questo lo sapete già. Un dolce abbraccio…